Il progetto fotografico di Lois Hechenblaikner, dal titolo “Ischgl and more. A pop-up project(ion)” sarà in mostra al Lac, Museo d’arte della Svizzera italiana a Lugano.
Qui, fino al 6 settembre, si assisterà ad una proiezione di immagini del fotografo austriaco. Un progetto che documenta, con sguardo rigoroso, il lato meno noto e irriverente dell’omonima località alpina.
Le Alpi di Lois Hechenblaikner in mostra a Lugano
Le Alpi rappresentano un luogo d’incontro con la natura, ma Lois Hechenblaikner ne mostra un lato nuovo, diverso. Un posto legato al turismo sciistico di massa e alle conseguenti alterazioni, della natura e dell’uomo, che questo comporta.
Il tema centrale del progetto pop-up ruota attorno all’ultima serie di scatti del fotografo austriaco dedicata alla località tirolese di Ischgl.
Ischgl, una delle mete più ambite
Pubblicata a inizio giugno, in un volume edito da Steidl, la raccolta di immagini documenta una delle mete sciistiche tra le più ambite. Un comune di circa 1600 abitanti situato a 1400 metri sul versante Nord delle Alpi, che detiene un fatturato di 250 milioni di euro e ospita 1,4 milioni di pernottamenti annui.
Non solo una località di vacanza ma anche destinazione per gli amanti dell’après-ski. Concerti, vita notturna, eventi spesso “sopra le righe”, definiti dallo stesso Hechenblaikner come un Delirium Alpinum e che, nel mese di marzo scorso, hanno attirato l’attenzione dei media. La ragione? Aver trasformato Ischgl in uno dei principali focolai dell’infezione da Coronavirus in Europa.
Una ricerca durata 30 anni
Gli scatti in mostra testimoniano la ricerca del fotografo che, da oltre trent’anni, documenta i differenti aspetti del turismo sciistico tirolese. A Ischgl, Hechenblaikner ha voluto immergersi tra i turisti nei momenti di festa, spesso caratterizzati da caos ed eccessi. Ne ha colto attimi da immortalare con la sua macchina fotografica e documentando anche i retroscena: gli impianti sciistici, le nuove costruzioni e i locali notturni.
Dalle fotografie proiettate a parete a coppie tematiche, risulta chiaro l’intento documentativo allo scopo di rappresentare, senza filtri né (pre)giudizi, la realtà visibile negli scatti. La serie di oltre 200 immagini si può considerare una ricerca sociologica e fotografica della cultura degli eventi e del turismo di massa. Uno studio che ha permesso a Hechenblaikner di offrire uno sguardo oggettivo sui meccanismi di una profittevole industria della mondanità.