Human forest è il titolo della mostra alla galleria al142, con le fotografie di Marina Tana sull’Amazzonia.
L’Amazzonia è per tutti il polmone verde della Terra. Pochi si soffermano sul fatto che è un luogo inestricabilmente connesso agli esseri umani che da sempre lo abitano, testimoni diretti della sua unicità e degli stravolgimenti sociali e ambientali che attualmente lo minacciano.
A causa della recente pandemia di Coronavirus, le popolazioni indigene sono ancor più in pericolo, in assenza di adeguate cure sanitarie e mezzi di sostenamento, nel mirino di governi e interessi economici che le sovrastano.
Human Forest, il progetto di Marina Tana
Il progetto Human Forest di Marina Tana nasce da un’esperienza di viaggio in solitaria nel cuore dell’Amazzonia, dall’Ecuador al Brasile. Nella remota Zòna Intangible del Parque Nacional Yasuní – creata in Ecuador nel 1999 a protezione del territorio di alcuni gruppi indigeni – la fotografa ha incontrato nel 2017 i Waorani della comunità di Bameno.
Persone che hanno scelto volontariamente di tornare a vivere nella foresta dopo che nel 1956 erano stati presentati al mondo per la prima volta sulle pagine di LIFE e poi invasivamente civilizzati tra gli anni ‘60 e gli anni ‘70.
Oggi, i Waorani sopravvivono sospesi tra uno stile di vita ancestrale di comunione con la foresta, sempre più compromesso, e una modernità predatrice, nell’indifferenza del mondo.
Human Forest mette al centro del racconto le persone, volendo superare i classici stereotipi sulle popolazioni indigene e dando evidenza all’inscindibilità nella cultura amazzonica del rapporto tra esseri umani e foresta. Un invito alla riflessione sul senso profondo del limite e della condizione umana.
Human Forest | |
Dove | Galleria al142, viale Monza 142, Milano |
Quando | dal 16 al 31 ottobre 2020 |
Orari | giovedì-ven-sab 16.30 – 19.30 gli altri giorni su appuntamento 340.2554947 |
Ingresso | libero |
Info | alcentoquarantadue@gmail.com |