Lo Spazio Piktart di Senigallia, dal 27 giugno al 27 luglio, ospita l’esposizione Mattatoi. Pino Dal Gal e Mario Giacomelli.
Mattatoi, la mostra
L’esposizione, a cura di Simona Guerra, è il racconto fotografico dei moderni mattatoi realizzati nello stile diverso e distinto di due notevoli fotografi. Si tratta di Mario Giacomelli che, nel 1961, documenta la sua storia in Mattatoio e Pino Dal Gal che realizza nel nord Italia Chicken story.
35 opere fotografiche originali che, senza preamboli e senza filtri, raccontano il brutale destino di anime senzienti che attraverso una sofisticata catena di montaggio, vengono eliminate senza pietà, senza pause sulla loro identità e sul loro stato emotivo, in una ballata di normale crudeltà umana. Sinonimo di mera merce, risorsa destinata agli utili aziendali e al benessere detto ‘sociale’, le creature animali si trasformano in men che non si dica in carne da macello. Bestie, accatastate l’una all’altra, scaricate, agganciate velocemente – senza il tempo di un respiro – a macchinari che scorrono dopo il ‘trattamento’ sanguinolento verso le fasi di quella che è una soluzione finale.
Due lavori complessi, in un approccio diverso, ma evidentemente difficili da digerire. Una pesantezza morale che fa i conti con la nostra eterna contemporaneità. Il qui e ora per noi ma non di certo per loro, animali che già prima di nascere sono destinati ad una produzione industriale che deve accontentare una domanda che di certo non intende diminuire. Ora, più che mai, in un epoca di pandemia, di virus ricorrenti, di rischi alla nostra salute che ci vede vittime o carnefici – a seconda del punto di vista – dovrebbe porci di fronte alla questione, sarà sostenibile tutto questo? In questo modo?
Le foto di Giacomelli e Dal Gal
Il lavoro in mostra poco noto di Giacomelli, Mattatoio, è esposto per intero. Un momento per approfondire la prima fase fotografica del fotografo. È di pochi anni, infatti, la realizzazione del lavoro dal titolo Lourdes e Zingari (1957) e Puglia (1958): serie fotografiche in cui il reale non è ancora trasformato nella poesia d’immagine che ha distinto il suo stile e la sua concezione fotografica.
Le immagini di Dal Gal di Chicken Story, sebbene ambientate alla fine degli anni Settanta presso una grossa azienda di allevamento intensivo, trasmettono l’idea di essere scattate oggi. Scene crude, immediate, rafforzate dall’uso espressivo del colore in uno stile a tratti allucinogeno.
Un’indagine, quella del mattatoio, proposta come provocazione di un biennio passato quotidianamente in stato di emergenza pandemica, che è ancora in corso. Gli allevamenti intensivi, infatti, sono sempre più spesso al centro della cronaca: che siano per episodi di violenze ingiustificate e maltrattamenti ineccepibili sugli animali utilizzati o per la sempre più frequente origine di focolai di virus letali e l’estensiva diffusione.
La pandemia e l’allevamento intensivo si intrecciano ulteriormente nel racconto toccante dei testi a cura di Simona Guerra nel catalogo Mattatoi, prodotto per la mostra, che tra pratiche del passato ed evoluzioni nel presente, mette in luce questioni contemporanee che ognuno di noi è invitato, nel proprio piccolo, a ri-considerare.
Mattatoi – Pino Dal Gal e Mario Giacomelli | |
Dove | Spazio Piktart, via Mamiani 14, Senigallia, Ancona |
Quando | 27 giugno – 27 luglio |
Orari | Dal martedì a domenica dalle 18 alle 20 |
Ingresso | libero |
Info | https://www.pikta.it/piktart/ |