MILANO. E’ un progetto pubblico di Paolo Riolzi (e per la curatela di Matteo Balduzzi) quello ospitato nelle sale del Museo di Fotografia Contemporanea fino al 6 settembre. Si chiama “Vetrinette” e il titolo è tutto un programma visto che il fotografo ha chiamato a rapporto tutti i cittadini di Cinisello Balsamo chiedendogli di ‘aprire le porte’ delle loro case per scoprire, fotografare e costruire la storia delle vetrinette custodite al loro interno.

Un progetto di certo originale, finanziato dalla Fondazione Cariplo, e dedicato ad uno degli elementi d’arredo che raccolgono, custodiscono e mettono in mostra gli affetti e le storie personali.

Considerate nel loro insieme, le vetrinette costituiscono un vero e proprio paesaggio sociale formato da infiniti micro-racconti del quotidiano, e arrivano così a comporre una fotografia-mondo dell’identità collettiva.

Il progetto “Vetrinetta”, intraprende con ironia, curiosità e affetto, un lungo viaggio nel tessuto sociale della città di Cinisello Balsamo, operando all’interno della dialettica tra pubblico e privato, tra storia personale e identità collettiva, per riattivare attraverso dispositivi differenti un processo di dialogo tra le persone e tra le generazioni.

 

 

 

 

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Il progetto opera attraverso il coinvolgimento di un gruppo di giovani del territorio e si articola in una serie di step:

–  il censimento delle vetrinette esistenti sul territorio, che andranno a costituire un vero e proprio archivio collettivo che sarà consultabile all’interno della mostra e on line;

– una serie di interviste condotte da giovani ricercatori guidati dal sociologo Paolo Volontè, che approfondiscono le biografie personali  dei partecipanti a partire dagli oggetti contenuti nelle vetrinette, attraverso il racconto di storie, ricordi ed emozioni;

– una mostra al Museo di Fotografia Contemporanea che si terrà dal 15 marzo al 6 settembre 2015, nella quale saranno presentate le riproduzioni fotografiche in scala 1:1 di alcune vetrinette e sarà consultabile l’archivio di tutte le vetrinette censite e le interviste realizzate. L’archivio sarà implementato durante la mostra attraverso la partecipazione diretta dei cittadini;

– una grande vetrinetta pubblica allestita all’esterno del Museo, nella quale ognuno potrà portare un oggetto e contribuire al racconto collettivo della città;

– una serie di caffè nelle case dei partecipanti al progetto che rappresentano un momento di scambio informale tra cittadini e visitatori del museo;

– una pubblicazione che sarà presentata a giugno 2015 e che si configurerà come una storia della città attraverso le vetrinette custodite nelle case e i racconti dei loro abitanti.

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Chiunque abiti a Cinisello Balsamo, dunque, può contribuire segnalando la propria vetrinetta alla mail info.progettovetrinetta@gmail.com