“Mi ha colpita la sensazione di passato remoto che si viveva stando lì, ho quindi focalizzato la mia attenzione su questo aspetto. Di qui anche il titolo che ho dato al progetto stesso“. E’ così che Annalisa Marchionna racconta la nascita di ‘Presente Remoto‘, un progetto fotografico realizzato nelle zone rurali della Romania, un po’ come se avesse vissuto “nei racconti della mia bisnonna“. Un progetto che abbiamo visto e selezionato su myphotoportal.com.
IL PROGETTO. Nasce ad aprile del 2015 durante un viaggio nella zona rurale del Maramures, in Romania, a pochi passi dall’Ucraina. “Prima dell’arrivo – racconta Annalisa- sapevo che si trattava di un posto molto suggestivo, dove le persone erano fortemente legate alle tradizioni e alla vita rurale. Una volta sul posto mi sono lasciata influenzare dal paesaggio, dalla nevicata improvvisa, dalla genuinità della gente, dall’atmosfera religiosa che si respirava la settimana prima della Pasqua Ortodossa”. Per realizzare il reportage ha impiegato quattro giorni, “nulla se penso ai progetti che richiedono anni“.
“Nello scattare la mia attenzione è stata ovviamente selettiva, indirizzata alla ricerca di tutto quanto potesse condurmi all’idea di un passato per noi perso. Un altro aspetto che ho trovato interessante era la distribuzione dei cimiteri e delle tombe all’interno dei villaggi. I morti sono seppelliti accanto ai vivi, piccoli cimiteri sparsi dovunque rendono la morte meno brutta, e i vivi più a proprio agio nella cura delle tombe”.
Un progetto in evoluzione quello di ‘Presente Remoto‘.
“L’assaggio che ne ho avuto mi ha fatto capire che c’è ancora tanto da documentare, tante situazione da cui lasciarsi piacevolmente influenzare. Per questo spero di tornare presto in Romania e nelle sue zone rurali. Per mia indole adoro raccontare storie legate alle persone semplici. Piccole storie che spesso nascondono un mondo intero, così lontano eppure così vicino a noi“.
Annalisa Marchionna. Si definisce ‘vecchia’ all’anagrafe (nasce nel 1975), ma parecchio giovane nel mondo della fotografia (almeno nel mondo strutturato, anche se per passione fotografa da tanto). Di lei dice. “Per passione il “clik” mi scatena da tempo viaggi improponibili e levatacce disumane, figuracce da prima pagina e atti di coraggio. Poi nel 2014 decido di mettere un po’ d’ordine a tutto questo sentire e frequento per un anno l’Academy presso la Luz a Milano. Nel frattempo imparo da tanti: Fausto Podavini e Lucia Perrotta, Sara Munari, James Estrin, Vittore Buzzi, solo per citare degli insegnanti che mi hanno lasciato tanto pur non mettendosi in cattedra, ma anche da tutti i miei compagni di studio sempre ricchi di spunti interessanti. Nasco abruzzese, attualmente vivo a Milano, ma ho sempre la valigia pronta“.