MILANO. Di sessismo si parla tanto, ma non abbastanza. È oggetto di discussione quando si verifica l’ennesimo episodio eclatante di violenza verso le donne (in Italia sono oltre 6 milioni le donne che hanno subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza, numero che rappresenta circa il 31% delle donne tra i 16 e i 70 anni. Fonte: dati ISTAT, giugno 2015), quando si affrontano proposte di legge sulla questione di genere, o quando vengono portati all’attenzione dell’opinione pubblica pensieri e azioni sessiste di personaggi eminenti. Eppure, in pochi sanno riconoscere il sessismo.
Il progetto “Parole d’amore” nasce da questa riflessione e dalla necessità esplicitata dalle parole della giornalista Gretchen Kelly: “La prossima volta che leggete o sentite una donna che critica il linguaggio sessista, non ridicolizzatela. Ascoltate.” (Fonte: The Huffington Post 2015) e “parlate” aggiunge LUZ.
Perché parlarne ha un potere catartico, permette di avviare l’inversione di un processo tanto semplice quanto drammatico: quello della normalizzazione del sessismo.
Succede tutti i giorni, succede a tutti noi. Ecco perché il regista e fotografo Pietro Baroni, insieme a LUZ, ha chiesto a chiunque di raccontare quali parole, iperbolicamente definite “d’amore”, si è sentito dire o ha inavvertitamente detto nell’arco della propria vita, offendendo, sminuendo, discriminando, imprigionando le donne in ruoli preconfezionati.
Questo testo collettivo, raccolto su facebook, è stato recitato da altrettante persone “vere”, che hanno prestato il loro volto pronunciando le frasi sessiste e lasciandosi riprendere mentre interpretavano i personaggi che popolano la nostra realtà.
Il risultato è il video “Parole d’Amore”, diretto da Pietro Baroni, il cui solido curriculum fotografico è riflesso nella profondità della sequenza di immagini, e la cui capacità comunicativa è rivelata nell’interpretazione cruda e struggente degli attori, frutto della sua sapiente e delicata guida.
“È arrivato il momento che donne e uomini lottino insieme contro la cultura sessista. Affiancati. È una questione che dovrebbe interessare tutti” dice Pietro Baroni. “Ogni giorno noi di LUZ raccontiamo storie da tutto mondo, inevitabilmente anche di guerre, di violenze sociali, di violenze fisiche: queste storie trovano facilmente più visibilità della violenza delle parole che nel nostro quotidiano noi tutti dobbiamo subire. E che possono avere comunque effetti devastanti, come la recente cronaca dimostra”. “Ecco perché LUZ decide di farsi primo portavoce di queste forti e necessarie parole”. Sono le dichiarazioni di Roberto Minetto e Alice Siracusano, rispettivamente CEO e responsabile Corporate Development in LUZ.
Il progetto video è anche un hashtag: #paroledamore (in inglese #wordsoflove), che diventa il veicolo di trasmissione dello stimolo “Ditelo anche voi, per non sentirlo più”. LUZ chiede ai suoi principali autori e influencer in rete, di ampliare il dialogo sul tema, condividendo la loro esperienza tramite un autoritratto su sfondo scuro – come nel video “Parole D’Amore” – e una frase sessista.
In questo modo, la parola torna alla collettività, da dove il dibattito è nato e dove speriamo continui a essere alimentato. Perché per combattere la cultura sessista, per cambiare i pensieri e le azioni, occorre prima di tutto cambiare le nostre parole.