Una vera e propria mostra digitale per raccontare il mondo che verrà. Protagonisti di questa esposizione virtuale, promossa da IL e Mudec Photo, sono 50 fotografi internazionali. 50 visioni del futuro imminente e un pensiero che lo accompagna e lo anticipa, insieme a 50 autoritratti, gli scatti degli artisti al lavoro.
Un’antologia di visioni personali per rappresentare con audacia, utopia e attesa il “dopo”, ovvero come cambierà ancora il mondo dopo l’esperienza della pandemia e da cosa e come si ricomincerà a vivere. Il tutto in una mostra fotografica sì, ma rigorosamente digitale.
Il mondo che verrà, la mostra online
La mostra – promossa da IL, il mensile del Sole 24 Ore, in collaborazione con Mudec Photo, lo spazio espositivo dedicato alla fotografia e alle arti performative fotografiche del Museo delle Culture di Milano – ha coinvolto 50 fotografi internazionali. Tra questi vincitori del World Press Photo, grandi interpreti della moda e artisti dello still life. Ognuno di loro ha dato una personale rappresentazione del ‘dopo’, un’immagine del futuro imminente visto con gli occhi e l’obiettivo della loro macchina fotografica. Un personalissimo punto di vista che possa raccontare al pubblico attraverso uno scatto il pensiero di questi artisti sul futuro, insieme a un proprio autoritratto al lavoro.
All’appello di IL e di MUDEC PHOTO hanno risposto fotografi come Giovanni Gastel, Rankin, Christopher Morris, Ron Haviv e anche un inedito Paolo Nespoli.
Dal 15 maggio tutte le fotografie si possono consultare in una mostra digitale, visitabile online per tre mesi.
Come sarà il mondo che verrà
Come sarà dunque “il mondo che verrà”? Uguale, completamente diverso dall’attuale, per certi aspetti migliore, per altri peggiore, con gli stessi limiti, la stessa imperfezione del passato, ma forse qualche consapevolezza in più.
Il mondo che verrà è un salto verso l’alto, a braccia libere, in pieno cielo. Così lo racconta, con il suo obiettivo, Giovanni Gastel. Per Rankin è invece una mano avvolta in un guanto sterile, che però non rinuncia a due grandi anelli colorati, audaci, sardonici, e in una sola immagine concentra la paura e la bellezza. Tra gli scatti in mostra anche una foto inedita che l’astronauta Paolo Nespoli ha voluto regalare a IL. Si vede il profilo della Terra dall’alto, ripreso dalla Stazione Spaziale Internazionale e in un solo scatto sono contenuti l’alba e il tramonto. Il ciclo di un giorno e del tempo che ricomincia. “Ho scelto questa foto perché è tutto in un istante”, spiega Nespoli. “All’orizzonte c’è luce, ci aspetta un nuovo domani”.
Il pubblico protagonista
Il pubblico sarà protagonista e potrà raccontare la propria visione del domani sui canali social del Mudec e di IL. Tutti potranno mandare la loro previsione del ‘mondo che verrà’ con una foto e un pensiero che andranno a confluire in una gallery, un wall virtuale che diventerà virtualmente il 51esimo scatto, quello della comunità web.
Inoltre, sempre online, si potrà scaricare anche catalogo della mostra, curato dal mensile del Sole 24 Ore, sarà scaricabile dalla metà di maggio sul sito della rivista.