REGGIO EMILIA. Anche questa anno, in via Roma, per Fotografia Europea è tornato il circuito Off.
Tante le mostre fotografiche (almeno 40) esposte nei cortili, nei negozi e nei palazzi della città tutte da scoprire attraverso un percorso unico che guida i visitatori non solo alla scoperta delle fotografie ma anche alla scoperta di un quartiere pulsante, fortemente multietnico, originale e creativo.
Ma passiamo alle mostre. Quali vi consigliamo di vedere? Tutte. Non è uno scherzo o una banalità. Ma un consiglio vero e proprio. In un massimo di tre ore tutto il percorso si può vedere con estrema tranquillità e quello che colpisce di più è andare a vedere non solo le mostre ma come i fotografi e gli artisti invitati a questa edizione hanno disposto le loro fotografie, incorniciate da splendidi palazzi; con i contrasti delle foto sui muri spogli o invecchiati.
Ogni mostra, insomma, racconta molto di più del proprio progetto. Contiene almeno due storie: quella delle foto e quello del luogo che la ospita. Ed è per questo che vi consigliamo di seguire tutto il percorso, lasciandovi trasportare dalle emozioni, andando a scoprire quei piccoli angoli nascosti che appartengono alla quotidianità della gente.
Come sempre tutte le mostre (gratuite) sono segnalate dalle caratteristiche sedie rosa, messe davanti ad ogni ingresso. Ma attenzione: quest anno le foto sono anche fuori dalle sedi. Buttate un occhio quindi ai bidoni della spazzatura (sì, avete capito bene) perché anche lì sopra non sarà difficile trovare delle fotografie. E poi guardate sulle facciate dei palazzi, lungo le vie: ci sono opere di street art dell’artista catalano Teo Vazquez che ha ritratto, stampato e impresso sui muri di via Roma i suoi abitanti.
E poi… Attenzione particolare ad un luogo che grazie al Fai Giovani di Reggio Emilia potrete scoprire solo nel week end di apertura delle mostre di via Roma. Stiamo parlando di ‘casa Secchi‘, casa dell’artista Riccardo Secchi che sarà aperta in via eccezionale. Da scoprire il suo giardino (con opere fotografiche dedicate ai luoghi abbandonati) e il piano terra. Una particolarità: c’è una parte della casa bombardata in guerra e poi recuperata. Insomma, un luogo affascinante in cui esporre.
Ma facciamo un ultimo passo indietro. Torniamo un attimo al capitolo ‘originalità’. Quello che affascina sempre di più del circuito di via Roma è quella particolare dedizione e cura ai particolari che catapulta, anche solo per un attimo, in un altro luogo. Mostre da vedere, insomma, a cuore aperto e mente libera.
E dunque: cosa aspettate? Via Roma vi sta aspettando.