Un lungo week end immersi nell’arte e nella fotografia. E’ questo quello che promette questa nuova edizione di Arte Fiera, la 43esima per la precisione, ora in svolgimento nei padiglioni 25 e 26 di Bologna Fiera fino al 4 febbraio.
Un evento per gli amanti dell’arte, e non solo, che possono scoprire nuovi autori e immergersi nel bello, lasciandosi guidare dalle emozioni e lasciandosi attirare dai colori, girovagare alla scoperta dei propri autori preferiti e di nuove opere.
Da quest’anno, come vi avevamo già anticipato qui, la formula sotto la direzione di Simone Menegoi cambia. E convince.
Innanzitutto c’è una nuova sezione dedicata alla fotografia – Fotografia e Immagini in Movimento – al padiglione 25.
Una sezione affidata alla direzione artistica di Fantom, piattaforma curatoriale nata tra Milano e New York nel 2009, rappresentata da Selva Barni, Ilaria Speri, Massimo Torrigiani e Francesco Zanot.
Una collaborazione, questa tra Fantom e Arte Fiera, che ci piacerebbe crescesse nelle prossime edizioni perché la selezione è stata davvero interessante.
Capace di alternare passato e presente, di far scoprire nuovi autori ma anche di far entrare, a piccoli passi, nel mondo della fotografia anche ai non addetti ai lavori.
Ecco dunque che ai grandi nomi e a fotografie più classiche che si avvicinano ai gusti di tutti, si alternano fotografie di nuovi artisti, meno conosciuti al grande pubblico, che giocano con le immagini e i soggetti.
Interessante anche la scelta, fatta quest’anno, di dirigere le galleria verso un unico artista, o comunque, una scelta di pochi artisti da esporre. Questo ha permesso di vedere e scoprire più opere facendo sì che lo stand si trasformasse in una piccola mostra.
Ed è così stato più semplice riconoscere le fotografie di Paola de Pietri, Mimmo Jodice e Mario Cresci – per fare qualche esempio – o rivedere lavori interessanti come quelli di Massimo Vitali, Francesco Jodice, Vittoria Gerardi, Justin Tjallinks e Liu Xiaofang.
Ma anche, e soprattutto, vedere più lavori dello stesso artista come Kenta Cobayashi, Taisuke Koyama, Mark Dorf, Takashi Homma, Linda Fregni Nagler, Mariella Bettineschi, Beatrice Pediconi e Virginia Zanetti.
Un viaggio interessante tra diversi soggetti: paesaggi, ritratti, fotografie astratte o elaborate, oltre ai grandi classici in bianco e nero.
E’ dunque un’edizione tutta da scoprire, e vi consigliamo di approfittare di questi ultimi giorni per visitarla.
Anche perché, pur seguendo la guida agli stand presenti nella sezione fotografia (la potete trovare qui) – nel nostro viaggio – è stato comunque bello perdersi nei padiglioni, scoprire che alcuni stand avevano sia opere d’arte che fotografie; vedere gli abbinamenti, gli allestimenti, i giochi di luce, accostamenti e colori.
La sezione fotografia, per noi che la seguiamo da sempre, è tutto sommato ancora limitata ma c’è stato un primo (grande) passo di Arte Fiera ad aprirsi verso nuove strade. E non solo ai grandi nomi già conosciuti, alle opere che piacciono e non possono non piacere. Per questo siamo sicuri che di fotografia sentiremo tanto parlare anche nelle prossime edizioni.
Un elemento a favore, poi, anche ai punti dedicati all’editoria in cui trovare libri fotografici ed artistici, con una particolare attenzione per l’editoria indipendente che sottolinea ancora una volta la volontà di aprirsi a nuove strade.
Un’edizione arricchita poi dalle tante mostre presenti in città e aperte in occasione del week end di Art City. Non solo installazioni e opere d’arte ma anche tantissime esposizioni legate alla fotografia come quelle di Jacopo Benassi dedicata ai ritratti fotografici dei bolognesi, a Palazzo Bentivoglio; il gasometro di Carlo Valsecchi alla Pinacoteca; Thomas Struth al Mast; Geert Goiris a Palazzo dè Toschi solo per citarne alcuni.
Mostre che, in parte, potranno essere visitate anche per un periodo più lungo, anche al termine di questa edizione di Arte Fiera.