Laurence Aëgerter ci ha raccontato il suo progetto “Cathédrales Hermétiques” in mostra a Les Rencontres d’Arles a Croisiére, fino al 22 settembre. La mostra è a cura di Fannie Escoulen.
Quando le immagini vengono sviluppate a contatto con il sole
La fotografa olandese Laurence Aëgerter, vincitrice del Book Award al Rencontres Internationales de la Photographie di Arles nel 2018, nell’edizione corrente presenta in esposizione il suo progetto Cathédrales.
Casualmente apre e sfoglia un libro degli anni ’50 prodotto dal ministero del turismo francese per promuovere gli edifici religiosi del Paese, dal titolo Cathédrales et Églises de France.
Si sofferma sulla doppia pagina centrale che mostrava la cattedrale gotica di Bourges e, come ci dice nell’intervista, per due ore al giorno ogni minuto nel suo studio, ha iniziato a scattare.
Lo faceva riprendendo la luce attraverso il movimento del sole e l’ombra proiettata dalle finestre, che rabbuiava la riproduzione, fino alla sua scomparsa.
Così è nato il progetto Cathédrales Hermétiques .
Come afferma lei stessa il progetto è stato pensato ispirandosi alla famosa opera di Monet “Le Cattedrali di Rouen” e nell’esposizione di Les Rencontres è visionabile un estratto dalle 120 fotografie contenute nel catalogo realizzato appositamente per questa mostra.
L’opera di Laurence Aëgerter si sofferma su tre interni di chiese, in particolare la chiesa romanica Saint-Benoît-sur-Loire, la chiesa gotica Coutances e una cattedrale più moderna Sainte-Jeanne- d’Arc a Nizza, un racconto estetico e di luce di dieci secoli di architettura.
La particolarità della mostra sono le stampe delle immagini riservate per l’esposizione che sono state realizzate con modalità serigrafica. Poichè l’inchiostro è reattivo al calore del sole, le immagini vengono svelate quando esposte alla luce solare ed il calore penetra in ogni strato per mostrare meglio l’immagine.
Una scelta voluta dall’autrice per farci assistere ad una camera oscura esistente in pieno giorno.