Ogni anno Fiaf promuove “Portfolio Italia”, l’unica rassegna fotografica itinerante a livello mondiale. Attraverso una serie di tappe in tutta Italia, da maggio ad ottobre, i fotografi professionisti e non possono esporre i propri portfolio ad una giuria di esperti lettori e professionisti del settore oltre che di potersi confrontare con altri fotografi e assistere a tutte le letture dei lavori in concorso.
La manifestazione, che negli ultimi anni vede come partner esclusivo Fujifilm Italia, è impegnata da sempre ad avvalorare il ruolo chiave della fotografia nella società, sia come linguaggio espressivo sia quale mezzo con cui dare voce ai fatti del mondo.
Ma quali sono gli aspetti che portano una giuria a scegliere il portfolio vincitore in una selezione a lettura di portfolio?
Portofolio fotografico: i 3 aspetti da non sottovalutare
Silvano Bicocchi, direttore del Dipartimento Cultura della Fiaf, Federazione Italiana Associazioni Fotografiche, ha raccolto i tre aspetti che determinano questo risultato. Si tratta della scelta tematica, della scelta estetica e della compiutezza dell’opera.
La tematica
La giusta scelta tematica deve essere legata all’attualità della cronaca e alle tendenze culturali ed estetiche in atto. Se il tema è un argomento pubblico, più facilmente soddisferà le necessità culturali dei componenti la giuria. Se il tema è molto personale, e non riesce nell’opera ad elevarsi a universale, forse l’autore potrebbe trovare la capacità di qualche lettore nel comprenderlo, durante incontri di lettura, traendone consolazione, ma sarà difficile trovare un’intera giuria concorde nel valorizzarlo.
L’estetica
La scelta estetica definisce il corpo e l’anima della fotografia. La scelta poetica (l’anima), cioè i criteri con i quali viene condotta l’interpretazione del tema, e quella stilistica (il corpo) sono messe alla prova dal gusto estetico contemporaneo, nel senso che debbono o soddisfarlo, o stupirlo. Questo è l’ambito in cui è facile inciampare nell’imitazione o nel manierismo. Un tema fresco affrontato con un’estetica usurata perde la sua forza, mentre un tema superato affrontato con una poetica e uno stile innovatori potrebbe rivelarsi come una interessante rivisitazione.
Compiutezza dell’opera
La compiutezza dell’opera è un fattore decisivo. Succede spesso che ai tavoli di lettura l’autore giunga con un pacchetto di fotografie monotematiche che non sono ancora un portfolio, perché sono state ben realizzate le singole immagini ma non la sequenza. Ciò accade perché a lui non è chiara l’idea centrale del portfolio, cioè il suo senso. Produrre un’opera a portfolio vuol dire ambire a realizzare una serie d’immagini che sviluppano compiutamente, tra un’apertura e una chiusura, una precisa idea. Questo è un problema decisivo da risolvere, perché nessun lettore potrà sostituirsi all’autore nel dare forma all’idea centrale del portfolio.