Donne come muse, icone di stile; donne a cui rubare uno scatto, da immortalare nella vita privata o nella quotidianità. Ecco cosa hanno in comune queste quattro mostre, da vedere e assaporare con calma.
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Henriette, 1905 ca.
Lastra di vetro alla gelatina, 120 x 90 mm
Archivio Museo Fortuny, inv. MFN04444
©Fondazione Musei Civici di Venezia – Museo Fortuny
VENEZIA. Sono duecento le fotografie, restaurate e tratte dall’archivio fotografico Fortuny, che, fino al 13 marzo 2016 saranno in mostra a Palazzo Fortuny per la mostra “Henriette Fortuny. Ritratto di una musa“. Un omaggio ad una donna che, con la sua intelligenza e sensibilità, ha saputo affiancare, ispirare e sostenere uno degli artisti più raffinati del secolo scorso. La curiosità: i filmati amatoriali girati da Mariano Fortuny negli anni Trenta.
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BOLOGNA. Le donne ritornano anche nella mostra che la Fondazione Mast ha dedicato al fotografo svizzero Jakob Tuggener, uno dei dieci fotografi industriali di maggior spicco che siano mai esistiti. A Bologna un’ampia raccolta di scatti che il fotografo raccolse nelle fabbriche, immortalando particolari, il lato umano dell’industria, raccontando il lavoro dal punto di vista degli operai. Da non perdere: la parte della mostra dedicata agli scatti mondani, altra passione di Tuggener.
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MILANO. Ancora un omaggio all’universo femminile (ma non solo) negli scatti di Herb Ritts che, dal 20 febbraio al 5 giugno, saranno ospitati a Palazzo della Ragione. Il fotografo americano, noto per i suoi ritratti a donne bellissime e modelle, ha creato un vero e proprio stile fotografico, inconfondibile. In mostra oltre 200 fotografie per scoprire, il più possibile, il genio di Ritts.
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Corea del Sud 2009
Una modella vestita di seta danza alla sfilata di Hanbok.
South Korea 2009
A model dances at the Hanbok fashion show in silk fabric.
TORINO. Lo stile è donna nella mostra che Palazzo Madama ospiterà fino al 2 maggio. Il titolo è “Fashion” ma non lasciatevi ingannare. Niente flash o passerelle ma un percorso ragionato alla ricerca dei differenti stili, per capire da dove è nato “l’istinto antico, di decorare il corpo, di apparire belli, o diversi, di dichiarare un senso di identità”. In mostra 62 immagini di 36 fotografi differenti per una mostra ideata e prodotta da National Geographic Italia.