Donne come muse, icone di stile; donne a cui rubare uno scatto, da immortalare nella vita privata o nella quotidianità. Ecco cosa hanno in comune queste quattro mostre, da vedere e assaporare con calma.

 

 

Mariano Fortuny Henriette, 1905 ca. Lastra di vetro alla gelatina, 120 x 90 mm Archivio Museo Fortuny, inv. MFN04444 ©Fondazione Musei Civici di Venezia - Museo Fortuny
Mariano Fortuny
Henriette, 1905 ca.
Lastra di vetro alla gelatina, 120 x 90 mm
Archivio Museo Fortuny, inv. MFN04444
©Fondazione Musei Civici di Venezia – Museo Fortuny

 

 

VENEZIA. Sono duecento le fotografie, restaurate e tratte dall’archivio fotografico Fortuny, che, fino al 13 marzo 2016 saranno in mostra a Palazzo Fortuny per la mostra “Henriette Fortuny. Ritratto di una musa“. Un omaggio ad una donna che, con la sua intelligenza e sensibilità, ha saputo affiancare, ispirare e sostenere uno degli artisti più raffinati del secolo scorso. La curiosità: i filmati amatoriali girati da Mariano Fortuny negli anni Trenta. 

 

 

Ballo ACS, Grand hotel Dolder, Zurigo, 1948 ©  Jacob Tuggener Foundation, Uster
Ballo ACS, Grand hotel Dolder, Zurigo, 1948 © Jacob Tuggener Foundation, Uster

 

 

BOLOGNA. Le donne ritornano anche nella mostra che la Fondazione Mast   ha dedicato al fotografo svizzero Jakob Tuggener, uno dei dieci fotografi industriali di maggior spicco che siano mai esistiti. A Bologna un’ampia raccolta di scatti che il fotografo raccolse nelle fabbriche, immortalando particolari, il lato umano dell’industria, raccontando il lavoro dal punto di vista degli operai. Da non perdere: la parte della mostra dedicata agli scatti mondani, altra passione di Tuggener. 

 

 

Stephanie, Cindy, Cristy, Tatjana, Naomi, Hollywood 1989 © Herb Ritts Foundation
Stephanie, Cindy, Cristy, Tatjana, Naomi, Hollywood 1989 © Herb Ritts Foundation

 

 

MILANO. Ancora un omaggio all’universo femminile (ma non solo) negli scatti di Herb Ritts che, dal 20 febbraio al 5 giugno, saranno ospitati a Palazzo della Ragione. Il fotografo americano, noto per i suoi ritratti a donne bellissime e modelle, ha creato un vero e proprio stile fotografico, inconfondibile. In mostra oltre 200 fotografie per scoprire, il più possibile, il genio di Ritts.

 

 

JODI COBB Corea del Sud 2009 Una modella vestita di seta danza alla sfilata di Hanbok.  South Korea 2009 A model dances at the Hanbok fashion show in silk fabric.
JODI COBB
Corea del Sud 2009
Una modella vestita di seta danza alla sfilata di Hanbok.
South Korea 2009
A model dances at the Hanbok fashion show in silk fabric.

 

 

TORINO. Lo stile è donna nella mostra che Palazzo Madama ospiterà fino al 2 maggio. Il titolo è “Fashion” ma non lasciatevi ingannare. Niente flash o passerelle ma un percorso ragionato alla ricerca dei differenti stili, per capire da dove è nato “l’istinto antico, di decorare il corpo, di apparire belli, o diversi, di dichiarare un senso di identità”. In mostra 62 immagini di 36 fotografi differenti per una mostra ideata e prodotta da National Geographic Italia.