TORINO. Questo inizio secolo ha registrato una crescita esponenziale delle pratiche fotografiche: largamente celebrata (festival, biennali), diffusa (musei, fondazioni, nuovi media) e analizzata (collezioni, libri) la fotografia e più genericamente l’immagine, già strumento privilegiato di investigazione e documentazione politica e sociale, è oggi considerata come un nuovo spazio creativo. L’avvento del digitale, dei nuovi media e dei social network, per cui i tempi di produzione e distribuzione delle immagini sono stati rivoluzionati, la crisi dell’informazione visiva che ne è scaturita e le infinite possibilità di manipolazione digitale, ne fanno un’espressione in pieno mutamento, annullando i confini tra finzione e realtà, ponendo il quesito di ciò che può essere oggi la rappresentazione del mondo e arrivando a un pubblico sempre più vasto.
In questo contesto storico e sociale, aprirà nella primavera 2015, a Torino, Camera (Centro Italiano per la Fotografia) con l’obiettivo di esplorare le valenze sociali e artistiche della fotografia in generale, con particolare attenzione alla preservazione e alla valorizzazione della fotografia italiana del XX e XXI secolo.
COSA SARA’ CAMERA. Un centro espositivo, di confronto e di dibattito sui molteplici ruoli dell’immagine nella vita come nell’arte. Uno spazio di espressione per gli autori contemporanei, di collaborazione con curatori, musei, artisti di rilievo internazionale e di ricerca attraverso una programmazione volta a mettere in luce la produzione di riferimento del XX e XXI secolo, con particolare attenzione alla fotografia italiana. Un luogo pensato e costruito per la fotografia, con le relative e necessarie condizioni architettoniche e ambientali.Un luogo didattico dove, attraverso workshop e masterclass a cura di grandi fotografi, chiunque lo desideri potrà avvicinarsi o migliorare la pratica fotografica e dove saranno sviluppate una serie di attività pedagogiche, in collaborazione con prestigiose istituzioni nazionali e internazionali prevalentemente orientate ai giovani e agli studenti, e di iniziative e laboratori per formare “cittadini/osservatori”, con l’obiettivo di fornire gli strumenti per la lettura e la comprensione di un’immagine attraverso l’esercizio dello “sguardo”. Un luogo conservativo, dove possano confluire, mediante acquisizioni, donazioni o comodati, importanti collezioni pubbliche e private, con l’obiettivo di costituire un patrimonio di riferimento, valorizzarlo, catalogarlo, archiviarlo, studiarlo, esporlo e salvaguardarlo. Un luogo di incontro per i cittadini, con un’offerta culturale diversificata per tutte le categorie di pubblico, di attrazione per appassionati e semplici amatori, di studio e di formazione.
Il progetto nasce dal desiderio di dotare l’Italia di un centro dedicato alla fotografia, in grado di interagire con i principali musei del mondo che di fotografia si occupano e di valorizzare e promuovere la fotografia italiana in un dialogo permanente e creativo con la fotografia internazionale. L’attività si svilupperà secondo tre “linee” principali: le mostre temporanee (2-4 mostre all’anno su una superficie espositiva di circa 600 mq modulabili); la didattica e il fondo permanente (che sarà interamente digitalizzato, esposto in loco o in altre sedi, pubblicato e messo a disposizione di Università e ricercatori di tutto il mondo).
Il progetto è promosso dal “ Comitato per un Centro Nazionale per la Fotografia”, con il patrocinio della Città di Torino, sostenuto da due partner istituzionali, Eni e Intesa Sanpaolo, e in collaborazione con Magnum Photos e Leica Camera Italia.