Volete sapere quali sono i vincitori della seconda tappa dell’Italy Photo Award – Premio Voglino?

Le letture si sono svolte, lo scorso 8 e 9 giugno al Base di Milano, nell’ambito della Milano Photo Week.

E, dopo due giornate di lavoro intenso, ecco qui i vincitori: Francesca Todde e Maria Clara Macrì oltre a Jordan Angelo Cozzi, che si è aggiudicato una borsa di studio.

vincitori premio voglino 2019
Tristan_A Sensitive Education © Francesca Todde : Neutral Grey

Francesca Todde


Vincitrice di tappa e candidata alla semi-finale per la categoria Miglior Portfolio con Tristan_A sensitive education.

Francesca è stata premiata “per l’ottimo lavoro – in progress – su un tema molto originale e su una storia umano-animale, riportata in maniera delicata, tenera e diversa, nella sua dimensione professionale e relazionale speciale, che è quella di un ragazzo (Tristan) che allena uccelli dialogando con loro attraverso un’educazione sensibile”.

vincitori premio voglino 2019
In her rooms © Maria Clara Macrì

Maria Clara Macrì


Vincitrice di tappa e candidata alla semi-finale per la categoria Giovane Talento con In her rooms.

Maria Claria si è aggiudicata il titolo “per la capacità dell’autrice di esplorare in maniera ampia e progettuale un concetto – le sfumature e le contraddizioni del femminile, gli stereotipi di genere, la contaminazione culturale e razziale tipica delle grandi metropoli – che sta nel cuore della sensibilità contemporanea”, utilizzando “un linguaggio visivo evocativo e personale, viscerale pur se strutturato attraverso un’approfondita riflessione”.

vincitori premio voglino 2019
Truelove © Jordan Angelo Cozzi

Jordan Angelo Cozzi


Vincitore del Premio Borsa di Studio 2019, messo in palio da Istituto Italiano di Fotografia, con Truelove.

A lui “il merito di aver approfondito e sviluppato attraverso il mezzo fotografico una tematica inusuale per un giovane, il mondo della terza età, in maniera originale e consapevole e soprattutto con l’intenzione di andare sempre più a fondo sulle tematiche legate alla ‘modernità’ del mondo senior nel tentativo di scardinarne gli stereotipi in virtù di nuove prospettive”.